Rata Neće Biti è uno struggente affresco sulla guerra in ex-Jugoslavia raccontata dalla viva voce di chi la guerra l’ha vissuta, da chi a quella guerra è sopravvissuto, con il suo lascito di ferite, pianti e dolore.
Racconti registrati in soggettiva, senza intromissione da parte dell’autore, racconti che restituiscono la realtà al grado zero da punti di vista tra loro opposti e lontani. Tutti che ripercorrono quei giorni nefasti di 20 anni fa quando si credeva che “la guerra non ci sarà”.
Si va così da Zoran, 28 anni, che racconta del padre che ha combattuto nell’esercito bosniaco, e che è stato sorpreso dallo scoppio della guerra mentre “guardava i Simpson”. Nel villaggio di Suceska, Mohamed, guardia forestale, pascola il suo gregge negli stessi boschi attraverso i quali è fuggito al momento della caduta di Srebrenica. Ex soldato bosniaco, Aziz, miracolosamente scampato ai massacri, si reca al villaggio della madre, sulle rive della Drina, il fiume che separa la Bosnia dalla Serbia. A Tuzla, l’International Commission of Missing Persons conserva i resti esumati dalle fosse comuni e tenta di risalire all’identità dei caduti, per poter finalmente consegnarne le spoglie alle famiglie.
Mercoledì 11 aprile – Circolo cultarale Arci “Il Revisionario” – ingr. ris. soci arci
Regia: Daniele Gaglianone
Anno di produzione: 2008
Durata: 170
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