GIO 03|05 // Dopo Srebrenica

Nel luglio del 1995 l’esercito serbo bosniaco del generale Ratko Mladic occupò l’enclave di Srebrenica, cittadina della Bosnia orientale dichiarata dalle Nazioni Unite “area protetta”. Nei giorni successivi, oltre 8.000 prigionieri bosniaco musulmani furono uccisi e gettati in fosse comuni. Le donne furono deportate verso Tuzla. Le forze internazionali presenti non intervennero a fermare la strage e le deportazioni.

Nell’aprile 2004, il Tribunale Internazionale dell’Aja per i crimini di guerra nella ex Jugoslavia ha definito quanto avvenuto a Srebrenica nel luglio 1995 un “genocidio”.

Srebrenica è divenuta il simbolo della pulizia etnica e della violenza razzista in Europa e, allo stesso tempo, del fallimento della comunità internazionale e delle Nazioni Unite. Questa cittadina rappresenta inoltre il caso più grave nella vicenda degli scomparsi nella regione a seguito del decennio di guerre in ex Jugoslavia. Un terzo delle persone scomparse di tutta la Bosnia Erzegovina proviene infatti da quell’area.

“Dopo Srebrenica” segue un viaggio ideale da Tuzla, dove le familiari delle vittime conducono la battaglia per ottenere verità e giustizia per i propri cari scomparsi, a Potocari – sede del Memoriale dove vengono sepolti i cadaveri identificati – fino ad arrivare a Srebrenica. I rappresentanti delle diverse comunità religiose e nazionali raccontano la vita della cittadina oggi, a dieci anni di distanza dagli avvenimenti del luglio ’95. Tra presente, storia e memoria, le narrazioni sembrano procedere su binari paralleli, provocando nello spettatore straniamento e l’impressione di un conflitto che non è terminato.

Italia 2005, 33 minuti
Produzione: Osservatorio Balcani e Caucaso
Regia: Andrea Rossini
Immagini: Moira Della Fiore
Suono: Carlo Dall’Asta

Giovedi 03 aprile 2012 – Circolo Arci Carmen Town, ingr. ris. soci arci

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